La particolare configurazione paesaggistica del sistema montano biellese è connotata fisicamente e simbolicamente dalla presenza dei tre grandi santuari di Oropa, Graglia e Andorno che dominano il paesaggio circostante. In perfetto accordo con il simbolismo dei santuari, i sacri monti nascono come fenomeno artistico diffuso principalmente in Piemonte e in Lombardia tra la fine del ‘400 e la seconda metà del ‘700; sono le ‘nuove Gerusalemme’, ossia luoghi che rievocano la Terra Santa divenuta impraticabile meta di pellegrinaggio a causa della minaccia turca. Come tutti i sacri monti, luoghi alti e di raccordo tra cielo e terra, essi davano la possibilità ai pellegrini di surrogare il viaggio in Terrasanta riproponendo luoghi testimoni della Natività e della vita di Gesù Cristo, come accadde nella nuova Gerusalemme di Varallo Sesia e in terra biellese al Sacro monte di Graglia (rimasto però opera incompiuta). Secondo un’altra interpretazione, le origini del Sacro monte di Oropa si collocherebbero nel tentativo controriformista di salvaguardare quei luoghi dalla minaccia luterana. Dalla metà del ‘500 perde, infatti, consistenza il legame con i luoghi santi e si afferma, in coerenza con il disegno controriformista, la narrazione degli episodi della vita del Cristo, come attestano i cinquecenteschi sacri monti di Crea e Orta.
Il Sacro monte di Oropa viene interamente realizzato in epoca barocca tra il 1621 e il 1720. . Sorge sul crinale del colle ad ovest del Santuario e si compone di 12 cappelle dedicate alla vita della Vergine; altre tre cappelle prendono spunto dalla storia del Santuario (Cappella di San Luca, Cappella del Trasporto, Cappella del Roc), le restanti cappelle sono dedicate a San Fermo e alla Maddalena,
Quando viene progettato il Sacro monte di Oropa, il Santuario vanta oltre quattro secoli di storia e nel XVII secolo è ormai una componente tradizionale della religiosità del Biellese, dell’intera regione e delle regioni vicine; dunque il Sacro monte si fonde perfettamente con esso, dando ai pellegrini una ulteriore pratica devozionale.
Appena compiuta la prima delle cinque secolari Incoronazioni della Madonna, nel 1621, si innalza la prima cappella e già nel 1659 Carlo Antonio Bonino autore della preziosa Historia della Madonna Santissima di Oroppa ne’ monti della Città di Biella nel Piemonte lo presenta come componente ormai integrata nell’antica devozione. Le cappelle sono ultimate nel 1720 anno della seconda Incoronazione della Madonna.
L’architettura si deve in gran parte all’opera di Francesco Conti, affiancato dal capomastro Giulio Belletti, da Giovanni Andrea Garabello, da Giovan Battista Negro di Pralungo e Giovanni Siletto. Ma il Sacro monte trova la sua essenza nell’attività degli statuari che permisero di costruire un theatrum di personaggi e scene sacre che si imprimono negli occhi e nel cuore del
pellegrino. I principali artefici delle statue furono i fratelli d’Enrico, statuari anche a Varallo e Orta, Pietro Giuseppe e Carlo Francesco Auregio, scultori biellesi, mentre per i dipinti e le scenografie si distinse il biellese Giovanni Galliari.
Dal 2003 il complesso dei Sacri monti del Piemonte e della Lombardia sono Patrimonio Mondiale dell’Unesco e Oropa partecipa con i sette Sacri monti del Piemonte (Belmonte, Crea, Domodossola, Ghiffa, Oropa, Orta e Varallo) e due della Lombardia (Ossuccio e Varese), all’opera di valorizzazione della straordinaria ricchezza di questi gioielli di storia, arte e natura.
Approfondimenti
Esposizione online: Il Sacro Monte di Oropa – Un viaggio in un paesaggio sacralizzato fatto di arte, scultura e natura –Parte I e Parte II a cura del Santuario di Oropa
Bibliografia
Testi in consultazione presso la Biblioteca diocesana
Guida alle cappelle del sacro monte di Oropa / Paolo Strobino. – Biella : ATL Biella, 2000. – 80 p. ; ill. ; 21 cm.
Oropa Sacro Monte / Federico Fontana, Paolo Sorrenti ; fotografie: Antonio Canevarolo ; prefazione: Santino Lange. -2. ed. – [S.l.] : Amministrazione del Santuario di N.S. di Oropa ; Biella : Libreria V. Giovannacci, 1999. – XV, 192 p., 2 c. ripieg. : ill. ; 25 cm.
Risorse Web: