O grande Eusebio, Apostolo di fede,
Di Biella e Vercelli o vera gloria
Don Silvio Lesna
Presbitero biellese

Introduzione

Il Cammino Eusebiano è un percorso devozionale che si fonda sull’ideale tracciato che sant’Eusebio percorse nel IV secolo per raggiungere da Vercelli i santuari di Crea e di Oropa da lui stesso fondati nell’opera di evangelizzazione dell’Alto Piemonte. E’ un percorso che si collega con altri percorsi storico-devozionali come il Cammino di San Carlo, la via Francigena, e con il Cammino delle Colline del Po. Le caratteristiche di questo percorso, agevole e che gode una buona interconnessione con il trasporto pubblico e di una ospitalità povera, lo rendono adatto a ogni tipologia di pellegrino.

Effigie autentica di S. Eusebio. Particolare dal v. Santo Eusebio di Vercelli. Comentario istorico di Sebastiano di Tillemot. Vercelli, Stab. tip. Guidetti e Perotti, 1874. (Biblioteca diocesana)
Effigie autentica di S. Eusebio. Particolare dal v. Santo Eusebio di Vercelli. Comentario istorico di Sebastiano di Tillemot. Vercelli, Stab. tip. Guidetti e Perotti, 1874. (Biblioteca diocesana)

Cenni storici

Sant’Eusebio nasce in Sardegna probabilmente alla fine del sec. III o ai primi del sec. IV. In giovane età lascia l’isola per entrare come alunno della scuola ecclesiastica di Roma, poi come collaboratore del vescovo impegnato a diffondere la fede cristiana in Occidente. Designato lettore nella Chiesa di Roma, è ordinato presbitero da papa Marco. Eusebio conosce a Roma S. Atanasio, vescovo d’Alessandria d’Egitto, esiliato per la seconda volta a causa della persecuzione degli ariani; questa grande figura di vescovo asceta e combattente per la fede lasceranno in Eusebio impressioni ed insegnamenti incancellabili.

Quale membro di una delegazione composta anche da S. Atanasio, Eusebio si reca a Milano per conferire con l’imperatore Costante e con il vescovo di Milano Protasio al fine di trattare l’erezione di una nuova diocesi a ovest della città; viene scelta la comunità vercellese. Eusebio è consacrato nel 345 d.C. vescovo di Vercelli da papa Giulio I. Nel primo decennio è impegnato a visitare ed evangelizzare le comunità cristiane e le popolazioni pagane del suo territorio.

Un esempio di paganesimo antico ancora vivo in quel periodo era Oropa; qui erano sacri alle “madri o matrone” celtiche dei massi erratici, cui la gente attribuiva virtù speciali per la fecondità umana e animale. Il bosco che ricopriva le montagne di Oropa era sacro ad Apollo. Assieme ai culti pagani, erano diffusissime le pratiche superstiziose. Eusebio si impegna con un’azione personale ad Oropa e a Crea, allo scopo di sostituire alla venerazione delle deità femminili celtiche il culto alla Madre di Dio, Maria.

Nel frattempo, si stava diffondendo anche in Occidente l’eresia di Ario, prete di Alessandria d’Egitto, dottrina condannata dal primo concilio ecumenico di Nicea (325), ma avallata da molti vescovi sostenitori dell’imperatore Costanzo II. Il concilio di Arles nel 353 condanna S. Atanasio costringendo Eusebio a lasciare temporaneamente Vercelli e rifugliarsi a Crea. Papa Liberio sollecita la collaborazione di Eusebio e concorda con l’imperatore un nuovo concilio che viene indetto a Milano (nuova residenza dell’imperatore) e dove prevalgono nuovamente gli ariani.

In seguito al rifiuto di condannare S. Atanasio, ad Eusebio resta la via dell’esilio, prima a Scitopoli in Palestina, poi nella Cappadocia ed infine nella Tebaide, ai confini dell’alto Egitto, dal quale ritornerà solo nel 363, dopo la morte dell’imperatore Costanzo, quando verrà ripristinata la fede cattolica del concilio di Nicea.

La tradizione orale è la seconda fonte di conoscenza dell’operato eusebiano: essa narra del rinvenimento in Palestina della Statua del Simulacro della Madonna Nera, del suo trasferimento e collocamento ad Oropa, che diede inizio alla venerazione.

Il percorso e le tappe

L’attuale percorso Vercelli-Oropa si snoda per oltre 100 km in 7 tappe. Riprende l’antico percorso che i pellegrini compivano in fila, ciascuno con il proprio passo, fino a Oropa dove potevano godere con una minima offerta dell’ospitalità povera del Santuario e pernottare nelle camere adibite per l’accoglienza. Il sentiero attuale costituisce un punto di incontro tra passato e presente collegando i sentieri antichi con le strade oggi esistenti e toccando le chiese, i luoghi sacri, gli oratori, le cappelle votive dedicate al grande Santo. Rinasce così, dopo molti secoli, il percorso Vercelli-Oropa, grazie all’interesse e all’impegno dell’Associazione Cammino Eusebiano.

Lungo tutto il percorso c’è la possibilità di trovare ospitalità; in tre sedi di tappa (Castelletto, Masserano e Ternengo) si può fruire “dell’ospitalità pellegrina” (pernottamento in cambio di una modesta offerta in denaro) presso locali messi a disposizione da parrocchie e/o amministrazioni.

Contattando l’Associazione Cammino Eusebiano, si potrà richiedere la Credenziale e a chi compie l’intero cammino potrà essere rilasciato un Testimonium che attesta l’avvenuto pellegrinaggio, ispirato al Vercelli Book.

Le tappe

1. tappa: CREA – TRINO

Siti di interesse: Sacro monte di Crea – Serralunga di Crea- Fabiano di Solonghello – Camino – Trino

2. tappa: TRINO – VERCELLI

Siti di interesse: Cattedrale di Sant’Eusebio e Museo del Tesoro del Duomo (Vercelli)

3. tappa: VERCELLI – FORMIGLIANA

Siti di interesse: Borghi storici di Quinto Vercellese e Formigliana

4. tappa: FORMIGLIANA – CASTELLETTO CERVO

Siti di interesse: Chiesa di San Michele e Castello di Balocco – Buronzo – Ex monastero cluniacense di Castelletto Cervo

5 tappa: CASTELLETTO CERVO – MASSERANO

Siti di interesse: Castello e borgo di Castelletto Cervo – Pieve di S. Eusebio (Castelletto Cervo) – Santuario della Madonna degli Angeli (Brusnengo) – Ex principato di Masserano

6. tappa: MASSERANO – TERNENGO

Siti di interesse: Lessona – Castello di Valdengo – Ternengo

7. tappa: TERNENGO – SANTUARIO DI OROPA

Siti di interesse: Villa Piazzo (Pettinengo) – Chiesa di S. Lorenzo (Andorno) – Miagliano

Sacro Monte di Crea
Cattedrale di S. Eusebio - Vercelli
Borgo di Masserano

Bibliografia minima (testi presenti presso la Biblioteca diocesana di Biella)

Arti figurative a Biella e a Vercelli, Biella, Eventi & Progetti, 2003

Mario Capellino, S. Eusebio e Oropa : teologia e indizi storici, Vercelli : s. n., 1997 

Attilio Castelli . Crea: il sacro monte. Piemme, 1989.

Il castello di Buronzo e il suo consortile nobiliare, [s.l. : s.n.], 1990 (Vercelli : Nuova S.E.T.E.).

Ercole Crovella, S. Eusebio protovescovo e patrono di Vercelli e del Piemonte, [S.l. : s.n.], stampa 1971 (Vercelli : S.E.T.E.) 

Claudia Ghiraldello, Gli inediti di Casa Masserano, Biella, Eventi & Progetti, 2005

Raffaella Greppi. Arte francescana a Masserano : tra le antiche mura di San Teonesto, Biella, DocBi – Centro Studi Biellesi, [2009]

Franco Grosso. Cammini storici del Piemonte, Torino, Edizioni del Capricorno, 2019

Guida del Santuario di Crea. Tip. C. Bono, 1939

Il principato di Masserano e il marchesato di Crevacuore. Barale, Vittorino. Associazione culturale Bugella, 1987

I santi sui muri : repertorio dei dipinti devozionali nella provincia di Biella,  a cura di Giovanni Vachino; introduzione di Angelo Stefano Bessone, Biella, Docbi – Centro Studi Biellesi, 2009

Francesco Maccono, Il Santuario di N. S. di Crea nel Monferrato : storia popolare, Casale Monferrato, Tip. casalese, 1967

San Eusebio di Vercelli fondatore del santuario di Oropa. Biella, Tip. Unione biellese, 1961.

S. Eusebio di Vercelli : documenti e osservazioni storico-teologiche a cura di Mario Capellino. – Vercelli : [s.n.], 1996 (Vercelli : Litocopyvercelli). 

Eusebio di Vercelli e il suo tempo a cura di Enrico dal Covolo, Renato Uglione, Giovanni Maria Vian,  Roma, LAS, c1997

Mario Trompetto, S. Eusebio ad Oropa,  Estr. da: Eco del Santuario d’Oropa, 1965-66, Biella : tipografia Unione Biellese, 1966

I tesori di Masserano  a cura di Delmo Lebole. -[Biella] : Eventi & Progetti, 2002

 

Documenti d'archivio

Fotografie tratte da: Archivio storico del Seminario Vescovile;  Archivio Delmo Lebole – Fondo Delmo Lebole

Il fondo fotografico è riversato nella piattaforma sperimentale CEI-FOTO. Quanto prima saranno resi attivi i link alle schede descrittive